Belvedere Marittimo ha una storia antichissima. I primi storici che hanno scritto sulla Calabria la identificano con l’antica Blanda, città greca la cui ubicazione geografica è ancora incerta. Sicuramente Belvedere (centro storico) è di origini medievali (sec.IX-X) così come è possibile rilevare dalle testimonianze storiche e architettoniche. Qui troverai un quadro storico completo e rigoroso.

Il castello

 

Il castello di Belvedere è un magnifico esempio di fortezza del XV secolo e presenta tutte le caratteristiche del tipico castello angioino riadattato e fortificato nel periodo aragonese.
Emilio Barillaro (vedi più avanti) ci dà la notizia che fu eretto da Ruggero il Normanno nel XI secolo e restaurato nel 1287 da Ruggero di Sangineto senza, però, informarci sulle fonti dalle quali queste interessantissime notizie sono state attinte.

 

La Marina

“…Risalendo all’anno 1895, quando fu aperto al pubblico esercizio il tronco ferroviario Sapri-Reggio, ricordiamo che v’erano (nella Marina di Belvedere) pochissimi fabbricati e nel centro di essa, poco discosto dal mare, due file parallele di baracche che il Municipio annualmente locava ai negozianti nel tempo della fiera di S.Daniele. Le baracche ora non esistono…..”
– sono parole dello storico locale Vincenzo Nocito nella sua opera del 1950, che testimoniano, se paragonate all’attuale situazione, il notevole sviluppo edilizio ed economico avutosi nella Marina.
Un’altra piccola notizia l’apprendiamo nel libro, pubblicato nel 1980, intitolato “Belvedere Marittimo”, di Giuseppe Grisolia: nel 1803 vi fu istituita la fiera di S.Daniele (chiamata “a fèra di mare”), che da allora, ogni anno, ininterrottamente, si continua a fare.
Eppure, come si è detto nella pagina dedicata alla storia della città, proprio nella Marina sorgeva l’antica città di Blanda. Giuseppe Petrellis: “…lo Scoglio maggiore della Marina, e Porto di detta città, il quale sta sotto la regal Torre, e Tirone vien chiamato,” è come posto “…a beneficio e difesa del Porto di detta città, ottimo albergo e rifugio dei naviganti, osservandosi ivi un bellissimo Borgo abitato, con tutti i commodi che desiderar si possono nella quale antichità si scoprono giornalmente diversi idoli di bronzo e statue di finissimo marmo, ed anche alcune piastre d’oro coll’effigie di Cesare Augusto.”